poggio mirteto
Per un viale di platani si entra a Poggio Mirteto, capoluogo di un ricco comune agricolo e notevole centro commerciale e di villeggiatura della Bassa Sabina. Fondato nella prima metà del ‘200 dagli abitanti dei Castelli vicini e caduto poi nelle mani dei Farnese e di altre famiglie nobili, Poggio Mirteto si affermò nell’800 come importante centro economico e culturaledi tutta la zona.
Il suo nome deriva dalla diffusa presenza nella valle di una profumata pianta sempreverde dai fiori bianco crema, il Myrtus communis L., molto cara già ai romani a scopo ornamentale o per premiare i migliori poeti durante le manifestazioni letterarie. Nel territorio circostante si trovanonumerosi resti di ville romane, tra cui i famosi Bagni di Lucilla, dove sono stati recuperati recentemente interessanti materiali archeologici conservati oggi in vari musei di Roma.
Il paese di Poggio Mirteto si divide nettamente in due parti: la parte antica che conserva ancora il suo autentico e suggestivo aspetto medievale e quella rinascimentale caratterizzata da graziosi palazzetti colorati di massimo tre piani di altezza che fanno da cornice alla piazza principale.
Il borgo antico, da cui si accede attraverso Porta Farnese, si arrampica sulle pendici di un colle ancora parzialmente cinto da mura trecentesche ed è percorso da stradine tortuose e pittoresche che offrono scorci di tramonti mozzafiato ed angoletti deliziosi di archi e piccole scale. La piazza dei Dottori, il Palazzo Episcopale e l’antica Torre dell’Orologio sono i monumenti medievali più interessanti da visitare.
La parte rinascimentale, da cui si accede oltrepassando sempre Porta Farnese, accoglie invece la lunga e ovale piazza Martiri della Libertà nel cui lato opposto d’ingresso sorge la graziosa e seicentesca chiesa di S. Rocco. La piazza è il vero cuore pulsante del paese perché luogo privilegiato di incontro, feste, mercati e manifestazioni culturali di ogni genere. È in questa piazza che si innalza l’imponente Cattedrale dell’Assunta; che si organizza ogni anno la tradizionale sfilata dei carri carnevaleschi provenienti dai tutti i paesi vicini e che si festeggia, da oltre 150 anni e nel bel mezzo della Quaresima, l’anticlericaleCarnevalone Liberato.
Poggio Mirteto offre ai visitatori la possibilità di acquistare prodotti artigianali di ogni genere, alimentare e non come formaggi, salumi, confetture, miele o borse e oggetti in cuoio di raffinata fattura, e infinequadri ad acquarello che raffigurano l’anima nascosta del paese.